Notaio in viaggio: Repubblica Dominicana

da | 5 Mag 2019 | notaio in viaggio

Seconda puntata della rubrica “Notaio in viaggio” e par condicio di studio: se l’esordio è stato dedicato alla Tanzania fresca meta del Notaio Fabio Cosenza, oggi spazio al viaggio di fine 2018 del Notaio Elisa Gentilucci.

Proseguiamo quindi il viaggio alla scoperta del mondo del diritto, spostandoci dal continente africano all’America Centrale. Qui, tra le isole caraibiche, spicca, per il calore con cui apre le porte ai propri visitatori ed il crescente dinamismo, la Repubblica Dominicana, meta scelta dalla nostra Notaia per riprendersi dalle fatiche del grande concorso.

Questa Terra, per la sua posizione geografica, il continuo processo di modernizzazione e le misure di integrazione commerciale attuate nell’ultimo decennio, si profila come il leggendario El Doradoper quanti vogliano espandere la propria attività oltreoceano, offrendo a tutti gli investitori la possibilità di gestire gli affari singolarmente o ricorrendo ad un’ampia scelta di vari tipi societari. Nel primo caso, il Codice del Commercio dominicano disciplina le cd.EIRL, caratterizzate dalla presenza di un unico proprietario e dalla sua responsabilità limitata; nel secondo, invece, ricorrendo alla nostrana distinzione tra società di persone e società di capitali, prevede la costituzione di SRLe SNC, diSocietà in Accomandita Semplicee per Azioni, diSocietà Anonimee Anonime Semplificate, fissando il numero minimo e massimo dei soci costituenti la compagine sociale e stabilendo poche regole circa la responsabilità degli amministratori. Le norme sul capitale sono molto flessibili e, fatta eccezione per alcuni settori altamente regolamentati come quello bancario e assicurativo, non esistono regole sulla capitalizzazione. A tale libertà, sul lato pratico, corrisponde, l’obbligo, introdotto nel 2002, di registrazione presso il Registro Mercantil, simile per ruolo ed importanza al nostro Registro delle Imprese.

Passando dalle persone giuridiche a quelle fisiche, sono molte le giovani coppie che decidono di pronunciare il fatidico sì in Repubblica Dominicana, affascinate dai resortdi lusso e rapite dalla natura incontaminata, non curanti, però, del regime patrimonialevigente. Di fatto, a tutti coloro che contraggono matrimonio nel territorio dominicano, si applica, d’ufficio e in assenza di diversa convenzione, il regime della comunione legale dei beni mobili e degli acquisti, comprendente tutti i beni mobili presenti e futuri acquisiti dagli sposi, i soli immobili acquistati durante il matrimonio, non anche i beni propri di ciascun coniuge e quelli ricevuti in eredità.

Quanto, poi, altrasferimento del diritto di proprietà sugli immobili, come nel resto del mondo, è fondamentale munirsi di determinati documenti al fine di conoscere esattamente la situazione giuridica di un edificio o di un terreno che si vuole acquistare, evitando, spiacevoli ipoteche o simili inconvenienti.

Se in Italia tutto gira intorno all’atto di provenienza, sia esso un atto notarile, una dichiarazione di successione o una sentenza giudiziale, in Repubblica Dominicana, per attestare la titolarità di un diritto reale su un bene immobile, non è sufficiente il solo Certificado de tituloma è altresì fondamentale il Deslinder, vale a dire un documento obbligatorio, secondo la legge 108, attestante l’esatta ubicazione ed i limiti precisi di una parcella di terreno. Solo se in possesso di tali documenti, le parti potranno presentarsi davanti ad un Publico Notaroe procedere in sua presenza alla firma e all’autenticazione del contratto di vendita.

Dopo aver dimostrato che la Repubblica Dominicana non è solo la Terra della salsa e delmerengue, ma un Paese in continua evoluzione, che, nel cuore dei Caraibi, offre tanto divertimento ma anche molti spunti giuridici cui riflettere, torniamo a lavoro, dando appuntamento al prossimo “viaggio”.

Ludovica Adriano Battistella

dott.ssa - collaboratrice Studio

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