L’allungamento del termine per vendere una precedente prima casa da uno a due anni per godere delle agevolazioni prima casa in sede di nuovo acquisto era già stato oggetto di uno specifico contributo. In particolare – si ricorda per semplicità – ora è possibile, per chi è già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni prima casa, acquistarne un altro dovendo cedere il precedente non più entro dodici mesi bensì ventiquattro, in pratica raddoppiando il tempo a sua disposizione.
La nuova disposizione normativa – introdotta con la legge 30 dicembre 2024 n. 207 (art. 1 comma 116) – lasciava però alcuni temi non definiti e il principale, in particolare, riguardava il credito d’imposta. Ci si domandava infatti, se chi avesse rivenduto il precedente immobile acquistato con le agevolazioni prima casa entro due anni dal nuovo acquisto ma già decorsi dodici mesi avesse comunque diritto ad usufruire del credito d’imposta in occasione della nuova compravendita.
La dottrina notarile tutta era a favore di una ricostruzione in termini positivi della questione (e cioé che si ha diritto al credito d’imposta) ma l’assenza di un cenno chiaro sul punto all’interno della nuova disciplina invitava tutti ad una certa cautale.
Ecco tuttavia che l’Agenzia delle Entrate si è infine espressa sulla questione allineandosi alla tesi di cui sopra, e riconsocendo quindi che il credito d’imposta spetta anche in ipotesi di rivendita del precedente immobile entro due anni dal nuovo acquisto, senza il limite di un anno dallo stesso.
Il documento che consente quindi ai contribuenti tutti di dormire sonni tranquilli è la risposta ad interpello n. 197/2025 che mette nero su bianco la possibilità di usufruire del credito d’imposta senza limiti in ipotesi di acquisto con rivendita entro i due anni successivi.
Non solo: nella stessa risposta ad interpello l’Agenzia delle Entrate riconosce altresì che la nuova disciplina trova applicazione anche per le compravendita stipulate prima del 31 dicembre 2024 (e quindi prima dell’entrate vigore della normativa in oggetto), il tutto a condizione che non sia già spirato il (previgente) termine annuale.
In breve, due ottime notizie per tutti coloro i quali stiano pensando di comprare una nuova casa.
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