Mutui: più facile aggredire la casa

da | 23 Apr 2016 | banche, immobiliare

Il Consiglio dei Ministri, in data 20 aprile 2016, ha approvato il decreto legislativo dedicato all’attuazione della direttiva 2014/17/UE che affronta il tema del recupero dei crediti relativi a mutui immobiliari concessi a consumatori.

In breve, ora le parti – Banca e cliente – possono espressamente convenire nei contratti di mutuo garantiti da ipoteca su immobile che, in ipotesi di inadempimento del consumatore (che, in breve, non riesce a pagare più il mutuo), l’istituto di credito possa procedere direttamente – senza passare tramite la fase esecutiva innanzi all’Autorità Giudiziaria – alla vendita del bene, determinando così l’estinzione del debito. Nell’eventualità in cui il ricavato sia maggiore al debito residuo il cliente avrà diritto alla differenza.

L’unica tutela residua per il consumatore, che si vede scippato della possibilità di resistere giudizialmente innanzi all’aggressione esecutiva della banca, giace nella previsione che detta clausola contrattuale possa essere inserita previa assistenza di un generico consulente.

La nuova previsione normativa, a una prima valutazione, lascia fortemente perplessi, anche per la scarsa accuratezza redazionale. Il problema dei tempi giudiziari delle esecuzioni – maggiori che nel resto d’Europa – va sicuramente affrontato, ma la strada di ridurre le tutele per tutti i consumatori (chi resiste perché vessato e chi dolosamente si sottrae all’adempimento) è sempre pericolosa. La figura del consulente, in un settore dove già opera il Notaio quale garante di legalità, è vaga e superflua. I rischi di un abuso dello strumento normativo sono infiniti (vendite di comodo da banche a società immobiliari dalle stesse controllate; trasferimento a soggetti favoriti per motivi di amicizia o vicinanza, etc..).

Si confida in interventi correttivi e si auspica una generale riforma del settore che garantisca tutti i creditori, dia tempi certi e soprattutto celeri nel settore delle esecuzioni anche non immobiliari e non sfoci, come sta accadendo, in un regalo solo ad alcuni soggetti qualificati.

Nel mentre invitiamo i consumatori a non firmare nuovi contratti – soprattutto in fase di rinegoziazione – senza prima contattare il proprio professionista di fiducia a cui chiedere consiglio: lo studio è ovviamente a disposizione per un’assistenza piena a tutela dei nostri clienti.

 

Fabio Cosenza

Notaio

0 commenti