Coronavirus: riassunto e punto della situazione

da | 3 Apr 2020 | Focus

ultimo aggiornamento:

20 aprile 2020

scadenza ultimo DPCM

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L’emergenza coronavirus purtroppo continua a tenere in ginocchio il Paese e il mondo intero.

Fin dall’inizio abbiamo cercato di dare un’informazione il più possibile completa – relativamente al nostro campo d’azione – con aggiornamenti e analisi.

Le novità – positive ma anche negative – rischiano di essere tuttavia quasi quotidiani: abbiamo quindi pensato potesse essere utile una sintesi generale di quanto fin ad ora emerso.

A livello nazionale tutto è partito l’8 marzo, con il primo DPCM che ha posto limiti alla circolazione in tutta Italia. Da allora le misure restrittive sono stare rese più stringenti e la prima scadenza – 3 aprile – prorogata.

In tutto questo, abbiamo cercato di dare (e soprattutto raccogliere) risposte a questi dubbi:

– i Notai sono aperti?

– cosa ci aspetta dopo l’epidemia?

– quali scadenze sono sospese?

– ci sono strumenti a sostegno di chi è in difficoltà?

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I Notai sono aperti?

La risposta è sì.. ma con attenzione.

Sul punto è chiara la legge notarile, è stato chiaro il Presidente Nazionale come abbiamo già dato risalto in data 8 marzo 2020.

Sulla possibilità di stipula fuori dal proprio Comune il vero discrimine è ora dato dall’urgenza, e come qui chiarito  a dimostrarla deve essere il cittadino senza possibilità di autorizzazioni da parte del Notaio.

In breve – si ripete – sono opportune prudenza e coscienza.

Cosa ci aspetta dopo l'epidemia?

E’ inutile nasconderci: purtroppo le prospettive non sono rosee e più durerà la quarantena più sarà difficile per la nostra economia ripartire.

Il Notaio Fabio Cosenza ha provato ad ipotizzare un primo scenario (ed era il 19 marzo); nessuno ha la sfera di cristallo, ma l’unica certezza è che ci saranno aggiornamenti.

A circa un mese di distanza (il 20/04/2020) sempre il Notaio Fabio Cosenza ha voluto – partendo da una breve ricostruzioni degli strumenti a sostegno delle imprese – esplorare possibilità alternative con cui evitare il tracollo del nostro tessuto produttivo.

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Quali scadenze sono sospese?

In primo luogo i termini per l’esercizio del diritto di prelazione (da parte del Ministero dei Beni Culturali ed enti locali) in ipotesi di vendita di beni di particolare interesse culturale.

Ma la sospensione vale anche per i protesti, come ha puntualmente evidenziato il Consiglio Nazionale del Notariato. Il nostro studio – si ricorda – non si occupa di protesti, ma ci sembra opportuno darne notizia.

Ancora, è stata riconosciuta la facoltà di avvalersi della sospensione della registrazione degli atti notarili e versamento dei relativi tributi.

Inoltre l’Agenzia delle Entrate ha confermato che la sospensione si applica anche al termine (annuale) di presentazione delle dichiarazioni di successione; proroga fino al 30 giugno 2020.

Infine con il Decreto Liquidità si è intervenuto anche in tema di agevolazioni prima casa. In particolare, si è precisato che sono spostate dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020 le scadenze per chi:

– ha acquistato una prima casa e deve spostare la residenza entro mesi diciotto nel Comune;

– ha venduto una prima casa nei cinque anni dall’acquisto e deve ricomprarne un’altra entro mesi dodici dalla cessione;

– ha comprato una prima casa e deve rivendere la precedente entro mesi dodici dall’acquisto.

Per agevolare le compravendite dei terreni è stata altresì prorogata la validità dei certificati di destinazione urbanistica.

Ci sono strumenti a sostegno di chi è in difficoltà?

A marzo è stato pubblicato il primo decreto “Cura Italia”, con le misure iniziali per fronteggiare l’epidemia.

Non nascondiamoci: sono ad oggi insufficienti e le vogliamo considerare solo come il primo passo in una notte che si annuncia lunga e fredda.

Su tutto abbiamo voluto dare risalto alla sospensione dei mutui, strumento che dà respiro alle famiglie in difficoltà ma che nascone anche qualche ombra

Si attende ora la versione di aprile

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