CONIUGI E IMU PRIMA CASA

da | 14 Ott 2022 | fisco, immobiliare | 4 commenti

Come già illustrato, le agevolazioni prima casa di cui si può godere in sede di acquisto immobiliari non determinano automaticamente il diritto all’esenzione IMU.

Il diritto all’esenzione IMU, infatti, è strettamente collegato all’effettiva residenza nell’immobile: in breve se si acquista un bene con le agevolazioni prima casa ma in quel bene non si risiede l’IMU è dovuta.

In questo contesto si deve ricordare come la stretta disciplina normativa in materia – articolo 13, comma 2, quarto periodo, del decreto legge n. 201/2011 – preveda come due coniugi, residenti in due diversi immobili di proprietà, debbano comunque indicare quale sia quello “principale” del loro nucleo famigliare e quindi esente IMU: il secondo, infatti, sarà soggetto a tributo.

Questa previsione di legge è da tempo avversata in quanto – comprensibilmente, aggiungo – finisce per penalizzare le famiglie. Laddove, infatti moglie e marito con due immobili e distinte residenze debbano pagare l’IMU, una coppia non sposata nella medesima situazione può tranquillamente sfuggire al tributo.

La ricostruzione di cui sopra è così condivisa che infine si è espressa in materia anche la Corte Costituzionale, con la propria sentenza n. 209/2022 depositata in data 13/10/2022.

Nel provvedimento la Consulta ha infatti riconosciuto in generale l’illeggitimità costituzionale di tutte quelle norme che limitano l’esenzione – per i componenti del
nucleo familiare – ad un solo degli immobili posseduti anche in presenza di residenze e dimore abituali diverse.

La sentenza – come chiaro – ha un impatto non banale sulle tasche degli italiani perché permette a quelle fortunate famiglie con più immobili di risparmiare sull’IMU distribuendo le residenze; mi si permetta però una valutazione personale.

Dal punto di vista giuridico la Corte Costituzionale offre una ricostruzione che non può che essere applaudita e approvata: la discriminazione fra persone sposate e non era palese.

Dal punto di vista economico, tuttavia, il provvedimento mette ancora più a nudo i limiti e le criticità dell’IMU quale tributo, ormai superato e chiaramente aggirabile. Certamente i Comuni – primi beneficiari del relativo gettito – soprattutto nelle località turistiche, come già fanno, provvederanno ad inasprire i controlli per scovare i finti residenti, ma di certo una stato di polizia (locale) non può essere la soluzione. 

Il mio auspicio, pertanto, è che si giunga all’abolizione dell’IMU, sostituita – perché dobbiamo essere seri: i soldi agli enti locali servono, non si può pensare di tagliare tributi senza prevederne nuovi – con meccanismi più equi di prelievo fiscale.

Fabio Cosenza

Notaio

4 Commenti

  1. Buongiorno Dott. Cosenza,
    vorrei esporLe un quesito: nel 2017, quella che sarebbe poi diventata mia moglie, acquista un immobile come 1° casa (appartamento “A”) in un condominio e vi sposta la residenza nel 2018. Il sottoscritto, a metà 2021, acquista nel medesimo condominio un appartamento (appartamento “B”) come 1° casa e vi sposta qui la residenza: gli appartamenti “A” e “B” risultano adiacenti l’uno all’altro. Dopo qualche lavoro di ristrutturazione, decidiamo di procedere con l’unione fisica dei due appartamenti, abbattendo una delle pareti che li divideva. Una volta completati i lavori, facciamo comunicazione al Catasto del nostro capoluogo di provincia per procedere con quella che viene definita “unione di fatto ai fini fiscali”: attraverso tale pratica, è venuta meno l’autonomia funzionale e reddituale dei singoli appartamenti; inoltre, cos’ facendo, possiamo risultare entrambi esenti da IMU. Qualche mese fa ci sposiamo.
    Dopo qualche tempo, con mia sorpresa scopro che, nonostante il matrimonio e l’unione di fatto dei due immobili, risulto essere l’unico componente del mio nucleo familiare; allo stesso modo, mia moglie costituisce un nucleo familiare a sé. Volendo “ora” regolarizzare me e mia foglie al di sotto del medesimo nucleo familiare, il mio comune di residenza mi contesta il fatto che a loro risulta che io e mia moglie abbiamo diversa residenza.
    Come possiamo fare per uscire da questa situazione di impasse?
    Grazie

    Gianni

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    • Credo sia necessario dimostrare al Comune l’unità funzionale dei due appartamenti ora costituenti un’unica unità.

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  2. Buongiorno Dott. Cosenza,

    Avrei un quesito da sottoporLe.

    Nel 2016 acquistai il 50% di un immobile con le agevolazioni Prima Casa, pur essendo iscritta all’AIRE. Il restante 50% fu acquistato dal mio compagno il quale vi spostò la sua residenza.
    A distanza di 5 anni, ho ricevuto un avviso di pagamento da parte del Comune relativo all’IMU del 2017.

    La mia domanda è la seguente: essendo l’appartamento la dimora principale del mio compagno, ma essendo io proprietaria al 50% e residente all’estero, sono tenuta al pagamento dell’IMU?

    La ringrazio in anticipo per la risposta.

    Cordiali saluti,
    Anna

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