COME CALCOLARE IL CREDITO D’IMPOSTA

da | 23 Apr 2023 | fisco, immobiliare | 2 commenti

Il credito d’imposta prima casa quando si acquista un immobile consiste nella possibilità di recuperare in sede di nuovo acquisto parte o tutte le imposte (IVA o registro) versate in occasione della precedente compravendita. In questo contributo vediamo come si calcola il credito d’imposta e soprattutto quali sono i documenti necessari a tal fine.

Il credito d’imposta è determinato – nel suo ammontare massimo – dal valore dell’IVA pagata al costruttore (se si è comprato un immobile nuovo da impresa) o dall’imposta di registro (se si è comprato un immobile da una persona fisica) nell’iniziale acquisto con le agevolazioni prima casa. Per recuperare questi dati ed elabolarli al meglio abbiamo bisogno dei seguenti documenti:

Copia dell’atto di acquisto

Copia dell’atto di vendita (se si è già rivenduto l’immobile)

Fattura del Notaio dell’originario acquisto prima casa

Fattura del costruttore dell’originario acquisto prima casa (se si è acquistato un immobile da impresa)

In questo modo sono disponibili senza incertezze tutti gli elementi necessari per potere capire a quanto ammonta il possibile risparmio. E’ opportuno consegnare al Notaio incaricato per il nuovo acquisto tutto quanto sopra in modo che lo stesso possa verificare le imposte pagate per l’iniziale acquisto prima casa e calcolare il credito d’imposta per la nuova compravendita.

Nel caso in cui ancora non si sia venduto il precedente immobile acquistato con le agevolazioni prima casa non sarà ovviamente disponibile la copia del relativo atto (ancora non è stato stipulato) e nell’atto di acquisto si farà solo menzione dell’impegno a rivendere nei termini di legge. E’ bene segnalare la circostanza al Notaio incaricato per il nuovo acquisto con le agevolazioni prima casa.

Laddove invece la vendita del precedente immobiliare acquistato con le agevolazioni prima casa sia avvenuta da poco e la copia dell’atto non ancora disponibile è opportuno chiedere al Notaio che ha curato la compravendita un certificato di avvenuta stipula che servirà al Notaio incaricato per il nuovo acquisto a relazionarsi con il Collega per recuperare gli elementi necessari ai fini delle indicazioni per il credito d’imposta.

E’ bene altresì ricordare come se il nuovo acquisto è ad IVA (in breve si compra una casa nuova da impresa) l’IVA dovrà essere comunque versata al costruttore ma il credito d’imposta prima casa potrà essere utilizzato in dichiarazione dei redditi, o secondo le modalità alternative – comunque sempre possibili – che l’Agenzia delle Entrate ha ben chiarito nella risposta ad interpello n. 223/2020.

Si segnala che se il credito d’imposta prima casa maturato è superiore alle imposte dovute per il nuovo acquisto la differenza – secondo la risposta ad interpello n. 44/2021 – può essere recuperata in sede di dichiarazione dei redditi.

Fabio Cosenza

Notaio

2 Commenti

  1. Buonasera Sig Notaio. Ho acquistato casa a maggio 2020 con agevolazioni prima casa. Venduta ad ottobre 2021 e ad oggi ho stipulato un preliminare registrato presso un suo collega con rogito che dovrà avvenire entro il 12/2023.
    Vorrei sapere gentilmente se ho un credito d’imposta…o meglio sicuramente sul primo atto(maggio 2020)si… e anche sul preliminare trascritto che abbiamo fatto ad aprile 2023. Posso usufruire di entrambi i crediti d’imposta?
    Cordiali saluti.

    Rispondi
    • Può usufruirne nei limiti dell’imposta dovuta.
      Sicuramente il Collega cui si è rivolta potrà nel dettaglio calcolare l’importo.

      Rispondi

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